Job Stress Index 2020: più in fretta, di più e meglio – soprattutto le persone più giovani soffrono dell’intensificazione del lavoro

Berna, 3 settembre 2020. La velocità di esecuzione richiesta e l’intensità del lavoro sono in costante aumento. Soprattutto tra le persone giovani tra i 16 e i 24 anni le risorse sono sempre meno sufficienti per far fronte alla crescente pressione. In totale, tre persone occupate su dieci soffrono di stress e oltre la metà di loro si sente emotivamente spossata. Le perdite di produttività che ne derivano costano care alle aziende.
03.09.2020, 07:00

Anche a voi sembra a volte di dover fare sempre di più e sempre più velocemente? Il Job Stress Index osserva questa evoluzione già dall’inizio delle misurazioni nel 2014 e l’ultimo sondaggio condotto tra le persone attive professionalmente in Svizzera mostra che l’accelerazione del mondo del lavoro è accompagnata anche dal continuo aumento di altri carichi. Ciò comporta un incremento non solo dei ritmi di lavoro, ma anche delle esigenze di flessibilità che le lavoratrici e i lavoratori sono chiamati a soddisfare. Intensificazione del lavoro non è sempre sinonimo di compiti più impegnativi che devono essere evasi in tempi brevi; con questo si intende anche che le persone occupate devono costantemente acquisire nuove conoscenze e competenze.

Tuttavia, le crescenti esigenze da sole non creano stress. Lo stress deriva dalla percezione di squilibrio tra carichi di lavoro e risorse. Nel caso del Job Stress Index, per risorse si intendono quelle specifiche riferite al posto di lavoro. Esse sono rappresentate da condizioni di lavoro motivanti, come ad esempio una stima generale, un sufficiente margine di manovra, l’integralità dei compiti o un’attitudine al sostegno da parte dei superiori. Chi ha a disposizione queste risorse in quantità maggiore sul posto di lavoro è in grado di sopportare anche carichi più elevati senza soffrirne.

Tale rapporto viene rappresentato su una scala da 0 a 100 nel Job Stress Index. Più alto è il valore, maggiore è il carico di lavoro rispetto alle risorse. La media del Job Stress Index dell’insieme di lavoratrici e lavoratori intervistati è aumentata leggermente anche nel 2020, come già negli anni precedenti, e si attesta ora a 50,83. Tale aumento è significativo rispetto ai rilevamenti relativi al 2016 e al 2014. Si può quindi osservare una tendenza sfavorevole nel corso degli anni. Il rilevamento attuale è stato effettuato nel periodo compreso tra il 3 febbraio e il 3 marzo 2020. I valori mostrano pertanto la situazione ancora prima della fase acuta della pandemia da COVID-19. Una misurazione di follow-up nel 2021 con le stesse persone è già in via di pianificazione e potrà mostrare in modo relativamente chiaro l’impatto dopo un anno di pandemia.

Le persone giovani soffrono di più lo stress

Il valore di stress più elevato, pari a 52,18, si riscontra tra le lavoratrici e i lavoratori più giovani (di età compresa tra i 16 e i 24 anni). Rispetto alle persone occupate più anziane, questa fascia d’età soffre maggiormente dell’intensificazione del lavoro. I principali fattori di stress sono il sovraccarico qualitativo e lo stress sociale con le colleghe e i colleghi di lavoro nonché la pressione temporale e la pianificazione del futuro. Per farvi fronte, le lavoratrici e i lavoratori più giovani dispongono di meno risorse.

Valori migliori tra quadri

Mentre fra le persone giovani si riscontrano valori superiori alla media, i quadri presentano valori migliori in relazione al Job Stress Index. Malgrado siano confrontati con un’intensificazione del lavoro altrettanto elevata, grazie alla loro posizione hanno maggiori risorse per far fronte ai carichi legati al lavoro.

Tre persone occupate su dieci soffrono di stress – oltre la metà di loro è emotivamente spossata

In totale, un quarto delle lavoratrici e dei lavoratori rientra nella zona verde, cioè positiva; ciò significa che le loro risorse bastano per compensare i carichi legati al lavoro. Secondo il sondaggio, la maggior parte delle persone intervistate, ovvero il 45,5%, rientra nella zona sensibile (gialla), dove i carichi e le risorse sono ancora equilibrati. Tre persone occupate su dieci (29,6%) hanno invece già superato questo limite e raggiunto la zona rossa. Per loro il carico è maggiore delle risorse: si tratta di condizioni di lavoro difficili che a lungo andare hanno conseguenze sulla salute. Molte delle persone occupate che si trovano nella zona critica dichiarano anche di sentirsi emotivamente spossate. Questa conseguenza dello stress è una delle principali caratteristiche del burnout. Dalla prima misurazione effettuata nel 2014, questo valore è passato da circa un quarto a quasi un terzo.

Lo stress distrugge ogni anno prestazioni quantificate in circa 7,6 miliardi di franchi

Il continuo aumento dello stress da lavoro non solo è dannoso per la salute delle persone colpite, ma può anche avere conseguenze economiche dirette, soprattutto perché tale stress fa perdere un importante potenziale di valore aggiunto. Ciò avviene in due modi: da un lato, attraverso le lavoratrici e i lavoratori assenti per stress (assenteismo) e, dall’altro, attraverso le lavoratrici e i lavoratori che sono presenti sul posto di lavoro ma non possono fornire prestazioni o possono fornire solo prestazioni ridotte a causa del carico indotto dallo stress (presentismo). Una stima per il 2020 mostra che si potrebbe sfruttare un potenziale economico di circa 7,6 miliardi di franchi riducendo lo stress da lavoro – e questo già con un rapporto equilibrato tra risorse e carichi. Oltre ai carichi presenti sul posto di lavoro, ci sono naturalmente anche fonti di stress private. Non è possibile separare completamente questi due fattori. Tuttavia, sulla base dei loro calcoli, le autrici e gli autori dello studio stimano che la quota dei fattori di stress associati al lavoro corrisponda almeno al doppio.

Una gestione sistematica della salute in azienda può ridurre lo stress legato al lavoro e aumentare la produttività. È quindi nell’interesse degli organi dirigenti delle aziende creare le necessarie condizioni quadro favorevoli alla salute delle loro collaboratrici e dei loro collaboratori.

Job Stress Index 2020

Maggiori informazioni sul Job Stress Index sono reperibili su www.job-stress-index.ch.

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