L’estrazione sociale incide sul rischio di sovrappeso

Dal monitoraggio è emerso che il 17,5 percento della popolazione scolastica è affetta da sovrappeso o obesità, con un incremento minimo rispetto all’anno precedente, pari allo 0,1 percento. La quota di alunne e alunni obesi si attesta al 4,7 percento, con un leggero calo rispetto all’anno precedente di 0,1 punti percentuali.

Questi sono i risultati del monitoraggio annuale condotto dai servizi medici scolastici delle città di Basilea, Berna e Zurigo, che si occupano di pesare e misurare bambine, bambini e adolescenti di determinati gradi scolastici (scuola dell’infanzia, scuola elementare e scuola media) nell’ambito di un controllo annuale. Nel corso dell’anno scolastico 2021/22 sono stati raccolti i dati di 15’266 allieve e allievi.

Dal monitoraggio è emerso che un’alunna/un alunno su sei è affetto da sovrappeso o obesità. Si riscontra tuttavia un chiaro effetto legato all’età: nelle scuole dell’infanzia il sovrappeso concerne una bambina o un bambino su otto (12,2%), mentre tale quota sale a un quinto (19,2%) tra le alunne e gli alunni delle scuole elementari e a un quarto (25.2%) a livello di scuola media. Di conseguenza, la quota di adolescenti in sovrappeso nelle scuole medie è all’incirca due volte superiore rispetto alla scuola dell’infanzia.
 

Influenza dell’estrazione sociale

È stata inoltre osservata una forte influenza legata all’estrazione sociale, che risulta avere un chiaro impatto sulla prevalenza del sovrappeso sia nelle allieve e negli allievi di nazionalità svizzera sia in quelli con un passato migratorio. La quota di bambine e bambini in sovrappeso provenienti da una famiglia con genitori senza una formazione post-obbligatoria è tre volte superiore (30,1 percento) rispetto alle figlie e ai figli di genitori in possesso di una formazione terziaria (scuole specializzate superiori o scuole universitarie) (9,4 percento). Ancora più marcate sono le differenze in relazione all’obesità: la quota di bambine e bambini affetti da obesità risulta essere dieci volte superiore se provengono da una famiglia con genitori senza una formazione post-obbligatoria rispetto alle famiglie nelle quali i genitori hanno un diploma terziario.

Occorre tenere conto delle condizioni quadro strutturali

I risultati relativi all’estrazione sociale sottolineano l’importanza di adottare misure di promozione della salute che tengano conto delle condizioni strutturali, perché «le misure di promozione della salute possono e devono migliorare le opportunità di salute per i gruppi in condizione di svantaggio sociale»; queste le parole del direttore di Promozione Salute Svizzera, prof. dr. Thomas Mattig. In conclusione:

• I risultati confermano quanto sia importante tenere conto del tema dell’equità. Tutte le bambine e tutti i bambini dovrebbero infatti poter accedere a un ambiente favorevole alla salute, a prescindere dalle loro origini e condizioni di vita.
• Alla luce di questa considerazione, è evidente che le scuole, i comuni e le attività comunali rivestono un ruolo importante.
• I gruppi della popolazione meno istruiti e socialmente svantaggiati, in particolare, hanno bisogno di programmi che promuovono uno stile di vita favorevole alla salute.

La lista d’orientamento di Promozione Salute Svizzera propone numerosi esempi pratici, progetti e possibili interventi mirati per l’infanzia e l’adolescenza.

Misure per un’immagine corporea positiva

Una particolare attenzione dovrebbe andare alla promozione di un’immagine corporea sana (Healthy Body Image), che è considerata una risorsa ideale per l’adozione di  comportamenti favorevoli alla salute. Si tratta in particolare di aiutare e incoraggiare bambine, bambini e adolescenti ad avere un rapporto positivo con il proprio corpo, inteso come il modo in cui pensano al proprio corpo, come lo vedono e percepiscono e soprattutto in che misura lo trattano con cura e affetto. Per ulteriori informazioni e progetti su questo tema vi invitiamo a consultare il sito www.healthybodyimage.ch.