Dossier

Stress

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Stando all’ultimo Job Stress Index, la percentuale di persone occupate che si sentono emotivamente spossate supera per la prima volta dal 2014 la soglia del 30%, attestandosi al 30,3%. Rafforzare le risorse del personale diventa sempre più importante, per un duplice motivo.

Lo stress sul posto di lavoro rappresenta una delle sfide principali del mondo professionale e può avere ripercussioni sia per le collaboratrici e i collaboratori (p. es. sul loro stato di salute) che per le aziende (p. es. sotto forma di assenze dal lavoro). Per stress si intende in generale uno squilibrio tra i carichi cui una persona deve far fronte e gli strumenti di gestione che ha a disposizione (risorse). Dal 2014 Promozione Salute Svizzera, in collaborazione con l’Università di Berna e l’Università di scienze applicate di Zurigo (ZHAW), rileva periodicamente diversi indicatori relativi allo stress lavorativo e analizza le sue correlazioni con la salute e la produttività delle persone occupate in Svizzera, al fine di osservare l’evoluzione della salute mentale sul posto di lavoro e sensibilizzare le aziende e gli attori economici a questo tema. Il Job Stress Index è considerato il valore medio dello stress in Svizzera.

Questo dossier offre una panoramica degli studi attuali, dei dati rilevanti e delle nozioni scientifiche sul tema dello stress lavoro-correlato in Svizzera. Illustra inoltre il contesto, gli sviluppi e fornisce informazioni essenziali per la redazione di rapporti e per la ricerca.

FAQ


Che cos'è lo stress?


Nel linguaggio comune il termine stress viene spesso associato all’idea di carico o di sollecitazione. Nell’area germanofona, e in particolare nel campo delle scienze del lavoro, si fa una chiara distinzione tra questi due concetti. Il carico psichico è definito come l’insieme di tutti gli influssi rilevabili provenienti dall’esterno che hanno un effetto psicologico su una persona. La sollecitazione psichica è la conseguenza diretta del carico psichico sull’individuo, quindi uno stato interiore che si manifesta in risposta al carico psichico. Lo stress è a sua volta una forma specifica di sollecitazione, che si manifesta in presenza di uno squilibrio tra le esigenze del contesto (lavorativo) e gli strumenti di gestione individuali, rispettivamente di uno squilibrio tra quello che il contesto offre (p. es. l’ambiente di lavoro) e le aspettative personali. Poiché uno squilibrio simile genera emozioni negative, lo stress può essere definito come uno stato di tensione soggettivo e fastidioso.


Cosa dicono i dati più recenti relativi allo stress?


Dall’ultimo rilevamento del Job Stress Index, effettuato nel 2022, sono emersi i seguenti risultati.:

  1. Nel 2022 il Job Stress Index, che rappresenta il rapporto medio tra i carichi e le risorse inerenti al lavoro delle persone occupate in Svizzera, si collocava con un risultato di 50,66 in una zona che indica un rapporto equilibrato tra risorse e carichi. Il lieve miglioramento rispetto al 2020 (50,83) non è rilevante, ma l’indice è rimasto significativamente meno favorevole rispetto al 2014 e al 2016. La pandemia di Covid-19 ha parzialmente modificato le condizioni di lavoro, senza provocare grandi variazioni nel Job Stress Index, ma facendo emergere nuovi carichi e risorse. La preoccupazione di potersi ammalare gravemente di Covid-19 o che questo potesse accadere a qualcuno della propria cerchia più stretta si è rivelato un carico aggiuntivo, come anche l’isolamento sociale percepito e l’incremento dell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione sul lavoro. Al di là del Job Stress Index, questi fattori mostrano una correlazione con la salute.
  2. La percentuale di persone occupate il cui Job Stress Index si collocava nella zona critica era del 28,2%. Queste persone hanno dichiarato di avere molti più carichi che risorse. La percentuale è leggermente diminuita, ma non in modo significativo, rispetto al 2020 (29,6%).
  3. La percentuale di persone occupate che si sentivano emotivamente spossate ha superato per la prima volta dal 2014 la soglia del 30%, attestandosi al 30,3%
  4. Lo stress da lavoro è costato circa 6,5 miliardi di CHF all’economia svizzera. Nel 2022, il potenziale economico che poteva derivare dalla riduzione dello stress lavorativo era quindi inferiore a quello del 2020 (7,6 miliardi di CHF); la differenza non è però significativa.

I risultati in dettaglio


Quali indicatori vengono rilevati per misurare l’impatto dello stress da lavoro sulla salute e sulla produttività delle persone occupate?


Dal 2014, Promozione Salute Svizzera rileva periodicamente diversi indicatori per misurare l’impatto dello stress da lavoro sulla salute e sulla produttività della popolazione attiva. Il Job Stress Index rappresenta il valore medio dello stress in Svizzera. Indica il rapporto tra i carichi sul lavoro e gli strumenti di gestione (risorse), il tasso di spossatezza e stima il potenziale economico che può derivare dai miglioramenti ottenuti grazie a una gestione sistematica della salute in azienda (GSA).

Job Stress Index

Nell’ambito del progetto SWiNG, Promozione Salute Svizzera ha inoltre tentato di stabilire in che misura valga la pena prevenire lo stress e promuovere la salute in azienda, sia per il personale che per le aziende. Lo studio, che ha analizzato gli effetti e i benefici della promozione della salute in azienda, mostra che le misure di prevenzione dello stress attuate dalle otto aziende pilota partecipanti al progetto hanno prodotto un effetto sulla salute e sul rendimento di un quarto del personale. Dallo studio è inoltre emerso che gli investimenti effettuati vengono ripagati entro cinque anni dall’inizio del progetto.

Vai allo studio SWiNG


Con quale frequenza viene rilevato il Job Stress Index?


Il rilevamento si svolge in febbraio, a cadenza biennale. Per adeguarsi ai cambiamenti in corso nel mondo del lavoro, Promozione Salute Svizzera ha deciso di procedere a una revisione del Job Stress Index in occasione del suo decimo anniversario, allo scopo di ottimizzare e aggiornare l’indice e il metodo di rilevamento. Il prossimo sondaggio del Job Stress Index è previsto per il 2026.  


Esistono altri studi oltre al Job Stress Index?


Sì, per esempio il Barometro delle condizioni di lavoro (in tedesco e francese), un progetto di collaborazione tra la Scuola universitaria professionale di Berna e Travail.Suisse, l’organizzazione mantello indipendente delle lavoratrici e dei lavoratori. I risultati rappresentativi, presentati annualmente, fanno luce sulla qualità delle condizioni di lavoro in Svizzera e sugli sviluppi in questo campo.

Il Barometro svizzero delle relazioni umane (in tedesco) è un progetto congiunto delle Università di Lucerna e Zurigo e del Politecnico di Zurigo, che rileva regolarmente gli atteggiamenti, le percezioni, lo stato d’animo e le intenzioni delle persone occupate in Svizzera.

L’istituto Sotomo, su mandato dell’Unione svizzera degli imprenditori, ha inoltre sondato l’atteggiamento delle lavoratrici e dei lavoratori del nostro paese nei confronti della flessibilità nel mondo del lavoro.


A quanto ammontano approssimativamente i costi a carico dell’economia nazionale generati dallo stress lavorativo in Svizzera?


Lo stress può portare a una riduzione della produttività delle persone occupate sia a causa delle assenze per malattia (assenteismo) sia a causa di una presenza con un rendimento ridotto (presentismo), che provocano nel complesso una perdita di produttività media pari al 14,9% del tempo di lavoro.

Se tutte le persone occupate in Svizzera riuscissero a raggiungere un rapporto quantomeno equilibrato tra carichi e risorse grazie, per esempio, all’adozione di misure di gestione della salute in azienda, l’economia nazionale potrebbe attingere a un potenziale di circa 6,5 miliardi di CHF (7,6 miliardi di CHF nel 2020), suddivisi in 1,5 miliardi di CHF provocati dall’assenteismo e 5 miliardi di CHF causati dal presentismo.


Quali sono le raccomandazioni di Promozione Salute Svizzera per contrastare lo stress?


Laddove possibile, è importante ridurre al minimo i carichi sul posto di lavoro e incrementare le risorse. Per riuscire a gestire meglio le situazioni di stress, occorre innanzitutto effettuare un’analisi dei fattori di carico e delle risorse personali. A tale scopo si può usare la Job Stress Analysis, che permette di elaborare e attuare misure in maniera mirata e programmata. Una gestione sistematica della salute in azienda (GSA) aiuta poi a tutelare e a rafforzare la salute delle collaboratrici e dei collaboratori grazie all’ottimizzazione sistematica dei fattori rilevanti per la salute. Adeguando le strutture e i processi aziendali, la GSA crea condizioni favorevoli alla salute del personale e contribuisce al successo dell’impresa. La GSA richiede inoltre la partecipazione di tutti i gruppi di persone all’interno dell’azienda, deve essere integrata a livello di direzione aziendale e si deve riflette nella cultura aziendale.

Promozione Salute Svizzera aiuta le organizzazioni e le aziende svizzere a introdurre una gestione sistematica della salute in azienda con il marchio «Friendly Work Space» e i servizi GSA. Le offerte sono state sviluppate e ottimizzate in collaborazione con esperte ed esperti provenienti dall’ambito economico e scientifico, e sono disponibili qui.


Quanto è efficace la prevenzione dello stress nelle aziende?


Prevenire è meglio che curare: la prevenzione permette di ridurre i costi legati a malattie, infortuni, fluttuazioni e a un calo del rendimento. Rafforzare le risorse del personale conviene, per due motivi:

  • un rapporto migliore tra carichi e risorse ha un effetto positivo sulla salute del personale (in termini di spossatezza emotiva). A volte bastano piccoli cambiamenti per ottenere un impatto positivo;
  • investire in condizioni di lavoro migliori, riducendo i fattori di carico e rafforzando le risorse, conviene anche dal punto di vista economico e permette di ridurre le perdite di produttività.

La presenza di un rapporto favorevole tra carichi e risorse è sempre vantaggiosa per le aziende. È un importante fattore protettivo per la salute del personale, che si rivela ancora più fondamentale in situazioni di sovraccarico o emergenza. Il rapporto favorevole tra carichi e risorse, oltre a  salvaguardare l’efficienza delle aziende, permette loro di affrontare e superare le situazioni difficili grazie a collaboratrici e collaboratori sani.

Il modello d’impatto GSA di Promozione Salute Svizzera mette a disposizione una vasta scelta di indicatori e parametri fondamentali per la salute. 


Come si può riconoscere per tempo se il livello di stress in azienda è eccessivo?


Innanzitutto occorre analizzare i carichi e le risorse del personale, per esempio tramite il sondaggio Job Stress Analysis, che permette di rilevare e interpretare in modo efficace i carichi, le risorse e lo stato di salute. Un altro vantaggio di questo strumento è la possibilità di partecipare in forma anonima. Al termine del sondaggio, le aziende ottengono un quadro della situazione che permette loro di riconoscere i rischi concreti e i potenziali e quindi introdurre misure mirate ed efficaci per promuovere la salute. Lo svolgimento periodico dei sondaggi consente di ottenere un sistema di preallarme.


Che effetto hanno le nuove forme di lavoro come il telelavoro o il lavoro ibrido sullo stress?


Il telelavoro è aumentato notevolmente dal 2020 (vedi studio longitudinale Job Stress Index 2020-2022): prima della pandemia di Covid-19, il 23% delle persone intervistate dichiarava di lavorare uno o più giorni alla settimana in telelavoro; nel 2021 la quota era salita al 50% e nel 2022 si attestava ancora al 45%. I vantaggi del telelavoro sono il risparmio di tempo per recarsi al lavoro e la possibilità di lavorare indisturbati, mentre gli svantaggi sono la peggiore ergonomia della postazione di lavoro e il maggiore isolamento sociale. Per le persone che non hanno funzioni di conduzione o che dispongono di più risorse che carichi, l’aumento della quota di telelavoro è associata a una riduzione della perdita di produttività per motivi di salute.

L’istituto Sotomo, su mandato dell’Unione svizzera degli imprenditori, ha inoltre sondato il parere delle lavoratrici e dei lavoratori del nostro paese nei confronti della flessibilità nel mondo del lavoro. I risultati mostrano che gran parte della popolazione attiva auspica una maggiore flessibilità lavorativa. Oltre la metà delle persone la cui professione consente un inizio e una fine flessibile dell’orario di lavoro vorrebbe una flessibilità oraria ancora maggiore. Attualmente, solo un terzo delle persone con un orario di lavoro flessibile beneficia di una flessibilità totale. Lo studio si china anche sulle conseguenze della flessibilità oraria: le persone con orari di lavoro flessibili percepiscono una maggiore fusione tra lavoro e tempo libero rispetto a chi ha un orario di lavoro fisso, ma tendono a non considerare questo aspetto come gravoso. Complessivamente, le persone con orari di lavoro flessibili riportano addirittura meno carichi legati alla fusione tra lavoro e vita privata rispetto a chi lavora con orari fissi.


Cosa può fare il singolo individuo per gestire meglio lo stress sul lavoro?


A livello nazionale esiste un’ampia offerta di corsi in cui si insegnano tecniche e strategie per riuscire a gestire meglio lo stress. Se lo stress riguarda soprattutto il contesto lavorativo, si consiglia di parlarne con la o il superiore oppure con le colleghe e i colleghi. Se ciò si rivela difficile, ci si può rivolgere alle risorse umane o alla commissione del personale.

Ulteriori informazioni:

Stress e salute mentale alla pagina SalutePsi.ch

10 passi per la salute mentale, consigli pratici per la vita di tutti i giorni 


Com’è messa la Svizzera nel confronto internazionale?


Sulla base dell’indagine telefonica sulle condizioni di lavoro condotta nel 2021 in 36 paesi, la Segreteria di Stato dell’economia (SECO) ha analizzato i dati relativi alla Svizzera e li ha confrontati con quelli degli altri paesi europei.

Vai al rapporto


In quale misura la pandemia di Covid-19 ha modificato il carico dovuto allo stress? Gli effetti della pandemia persistono nel tempo?


Uno studio longitudinale commissionato da Promozione Salute Svizzera mostra come la pandemia di Covid-19 abbia influito su carichi, risorse, benessere e produttività delle persone occupate. Lo studio è stato condotto in tre momenti (2020, 2021 e 2022).

I risultati principali sono:

  • il rapporto tra carichi e risorse, benessere e produttività è rimasto complessivamente stabile;
  • gli sviluppi positivi osservati nel 2021 non erano più riscontrabili pienamente nel 2022;
  • l’evoluzione è stata leggermente più positiva per gli uomini che per le donne, lo stesso vale per le persone occupate più anziane rispetto a quelle più giovani;
  • la presenza di un rapporto favorevole tra risorse e carichi risulta essere un fattore protettivo determinante per il benessere e la produttività;
  • la percentuale di telelavoro è aumentata notevolmente nel 2021, per poi diminuire leggermente nel 2022;
  • i vantaggi del telelavoro sono il risparmio di tempo per recarsi al lavoro e la possibilità di lavorare indisturbati, mentre gli svantaggi sono la peggiore ergonomia della postazione di lavoro e un maggiore isolamento sociale;
  • il repentino passaggio al telelavoro si è rivelato un ulteriore fattore di stress per le persone già gravate da molti carichi, mentre per le persone con molte risorse l’hanno percepito come una risorsa aggiuntiva.

Maggiori informazioni su condizioni di lavoro, benessere e produttività delle persone occupate in Svizzera durante la pandemia di Covid-19 sono disponibili in questo foglio d’informazione.