Salute mentale: maggiore accettazione dell’aiuto professionale – lacune a livello di conoscenze

Il sondaggio, che ha coinvolto un campione rappresentativo di 3300 persone, ha prodotto risultati simili alle edizioni precedenti. Il 60 per cento della popolazione in Svizzera ritiene che sia importante prendersi cura della propria salute mentale, ma solo circa la metà delle persone (49%) sa cosa può fare concretamente per rafforzarla. Lo sport, il tempo libero, gli hobby nonché le relazioni sociali figurano tra le attività utili menzionate con maggior frequenza. È interessante notare che rispetto alle edizioni precedenti è aumentata considerevolmente l’accettazione dell’aiuto professionale: l’11 per cento delle persone interpellate ha affermato in modo spontaneo che l’aiuto professionale è una risorsa importante, a fronte dell’uno per cento nel 2023.
Differenze nella ricerca di aiuto
In presenza di una situazione di malessere persistente, la popolazione tende a cercare aiuto all’interno della propria cerchia sociale ristretta, alle quale fanno seguito le figure professionali come psicologi, psichiatri o medici di famiglia. Tra i servizi di sostegno maggiormente conosciuti figurano la Pro Juventute, il Telefono Amico (143) o il servizio di consulenza telefonica per bambini e giovani (147).
Da un confronto tra le diverse fasce d’età emergono differenze evidenti nelle modalità con le quali si cerca aiuto: le persone di età compresa tra 65 e 95 anni tendono a rivolgersi maggiormente al proprio medico di famiglia rispetto alle generazioni più giovani, mentre nella fascia d’età compresa tra 15 e 34 anni si osserva un maggiore ricorso alle offerte digitali, quali siti web o app di autoaiuto. In generale si osserva che le donne ricorrono maggiormente all’aiuto professionale rispetto agli uomini.
Ostacoli
Ci sono tuttora diversi ostacoli che impediscono alle persone di chiedere aiuto. Uno dei principali ostacoli menzionati è il fatto di non voler essere di peso ad altre persone. Inoltre, molte persone si sentono in imbarazzo o a disagio a parlare dei propri problemi psichici. È quindi necessaria un’ampia opera di sensibilizzazione e destigmatizzazione, per veicolare il messaggio che esprimere i propri sentimenti e chiedere aiuto non solo è lecito, ma è anche utile e liberatorio, sia per la persona che sta attraversando un periodo difficile sia per chi le sta vicino. «Chiedere aiuto non è un segno di debolezza, bensì un atto di amor proprio», spiega Thomas Mattig, direttore di Promozione Salute Svizzera
Ulteriori informazioni
Per ulteriori informazioni o in caso di domande vi invitiamo a contattare l’ufficio stampa di Promozione Salute Svizzera all’indirizzo media@promozionesalute.ch.
Il monitoraggio sulle risorse per la salute mentale e l’impegno di Promozione Salute Svizzera
Per fare in modo che l’offerta risponda ai bisogni effettivi della popolazione, Promozione Salute Svizzera commissiona, dal 2021, un sondaggio nel quadro del Monitoraggio sulle risorse per la salute mentale. L’obiettivo del monitoraggio è ottenere informazioni sulle conoscenze e sull’atteggiamento della popolazione in relazione alla salute mentale nonché capire meglio quali sono le risorse, individuali e professionali, alle quali ricorrono le persone che stanno attraversando un periodo difficile.
Ulteriori informazioni sull' tema
Promozione Salute Svizzera
Promozione Salute Svizzera è una fondazione sostenuta da cantoni e assicuratori. Su incarico della Confederazione, essa avvia, coordina e valuta le misure volte a promuovere la salute e a prevenire le malattie (art. 19 della legge federale sull’assicurazione malattie). La Fondazione sottostà alla vigilanza della Confederazione. L’organo decisionale supremo è il Consiglio di fondazione. Promozione Salute Svizzera ha due sedi operative, situate negli uffici di Berna e Losanna. Ogni persona residente in Svizzera versa un contributo mensile di 40 centesimi a favore di Promozione Salute Svizzera che viene prelevato dalle casse malati.